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Il lato oscuro dell’universo

di Davide Ballerini

La massa-energia del nostro Universo è così suddivisa: 4% materia visibile, 23% materia oscura e 73% energia oscura; la comunità scientifica, per quanto riguarda la materia oscura, è concorde nel circoscrivere come potenziali candidati i neutralini e gli assioni, ipotetiche particelle che risolverebbero alcuni problemi del Modello Standard della fisica delle particelle. Ciò che rimane da fare è il difficile lavoro dei ricercatori di riuscire a trovarle. In proposito vorrei ricordare l’esperimento DAMA (DArk MAtter) condotto nei Laboratori Nazionali del Gran Sasso in cui si sono ottenuti interessanti risultati proprio nella misura di particelle di materia oscura nell’alone galattico, dati che per ora sono in attesa di conferme. Per quanto concerne l’energia oscura, protagonista di quest’espansione cosmica, le cose si complicano un po’. Le difficoltà si presentano già nel solo definirla o nell’immaginare come agisce, figuriamoci poi a rivelarla. Per ora le uniche proposte avanzate dalla comunità cosmologica, nel tentativo di fornire una traccia da cui partire, si riferiscono a due possibili aspetti teorici. Uno rivisita la famosa costante cosmologica che Einstein introdusse nelle sue equazioni della Teoria della Relatività Generale per giustificare la stabilità di quel modello di Universo ipotizzato. Poi sappiamo che così stabile esso non si rivelò; le scoperte di Hubble sull’allontanamento delle galassie descrivevano un Universo alquanto dinamico, e così Einstein fu costretto a riconoscere la sua costante come l’errore più grande della sua carriera. Oggi, invece, la sua reintroduzione spiegherebbe questa accelerazione dell’espansione, conferendole il ruolo di “fattore antigravitazionale” su larga scala cosmica. L’alternativa ricadrebbe su una cosiddetta “quintessenza”, l’antico nome con cui veniva identificato un ipotetico quinto elemento, ovvero un qualche tipo di campo dinamico finora sconosciuto della Fisica. Esso per la variabilità degli effetti nel tempo potrebbe, in linea di principio, decelerare l’espansione cosmica in un lontano futuro. Ora distinguere tra queste due possibilità sarebbe già un buon inizio! Comunque non è un caso che la National Research Council abbia incluso nel 2003 la domanda “Qual è la natura dell’energia oscura?” tra gli 11 misteri scientifici più rilevanti del nuovo secolo.