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Sotto il segno di Marte

di Carlo Rinaldi

E’ facile individuare Marte, che è luminoso come una stella di prima grandezza: basta guardare verso Sud ed alzare lo sguardo, fin sopra la costellazione di Orione. Il pianeta si distingue dalle stelle per il suo colorito rossiccio e perché mostra una luce fissa, senza quello scintillìo caratteristico delle stelle. Marte è il quarto pianeta in ordine di distanza dal Sole, dopo Mercurio e Venere, che girano in orbite interne a quella della Terra. Marte percorre la sua orbita, più grande di quella terrestre, in 687 giorni (anno marziano). La rotazione sul suo asse avviene in 24 ore e mezzo: il giorno marziano é mezz'ora più lungo di quello terrestre. Il diametro, 6.800 km, è poco più della metà di quello della Terra.
LA SUPERFICIE.
Marte presenta almeno 10.000 crateri e diversi vulcani, ormai spenti. Il vulcano più vistoso è il Monte Olimpo: diametro 500 km e altezza 27.000 metri, il più grande vulcano del sistema solare. Il colore rossastro di Marte è dovuto alle rocce ed alla polvere della superficie, che contengono ossidi di ferro: un pianeta arrugginito!
LE ESPLORAZIONI.
Marte è stato esplorato da molte sonde automatiche a cominciare dal Mariner 4 nel 1965; seguirono poi il Mariner 5, i Viking 1 e 2 nel 1976, il Mars Pathfinder che ha toccato il suolo il 4 luglio 1997 - Independence Day . Mars Odissey lanciato nel 2001 sta tuttora effettuando rilievi dalla sua orbita. Nel 2003 Mars Express, la prima missione dell'ESA - Agenzia Spaziale Europea ha rilevato ghiaccio e vapore con uno spettrometro italiano. Spirit e Opportunity sono due piccoli veicoli su ruote sbarcati su Marte nel 2004 e sono tuttora al lavoro trasmettendo dati della superficie marziana. Nel settembre 2006 è entrato in orbita marziana il Mars Reconnaissance Orbiter , sul quale opera il radar italiano Sharad per la ricerca di acqua fino a qualche centinaio di metri sotto la superficie.
LA VITA.
Marte ha una superficie solida e un'atmosfera, sia pure molto rarefatta; c'è anche presenza di acqua nel sottosuolo: potrebbero essere queste condizioni sufficienti allo sviluppo della vita? Diverse missioni hanno cercato segni di vita o comunque di materiale organico, ma tutte senza risultati certi. Un'ipotesi, non provata, è che la vita potrebbe esserci stata nel passato ed essersi poi estinta per il mutare delle condizioni ambientali. La vita sarebbe comunque molto difficile per la mancanza di acqua liquida e anche per le radiazioni solari e cosmiche, che non sono schermate sufficientemente dall'atmosfera.
I MARZIANI.
Parlando di visitatori extraterrestri si pensa subito ai 'marziani': perché non agli ipotetici abitatori di uno degli altri pianeti solari? Già nel 1880 si sapeva che Marte ha una superficie solida, a differenza dei pianeti gassosi da Giove in poi; Marte ha anche un'atmosfera, sia pure molto tenue, ed ha temperature non troppo fredde: sembrava quindi l'unico pianeta che potesse consentire forme di vita, a differenza di Venere e Mercurio, anch'essi solidi ma con temperature troppo elevate.
L'astronomo torinese Luigi Schiaparelli alla fine del 1880 vide sulla superficie di Marte una rete di linee con andamento regolare, che egli chiamò 'canali'. In seguito l'astronomo americano Percival Lowell avanzò l'ipotesi che i canali fossero opere di irrigazione costruite da una civiltà locale. Le foto riprese in loco dalle sonde automatiche hanno smentito l'esistenza di una rete: si tratta invece di formazioni naturali disposte abbastanza casualmente, che soltanto da Terra (e con un po' di fantasia) potevano sembrare una rete organizzata. Comunque sono queste le ragioni del fiorire di storie sui marziani.
LA FACCIA DI CYDONIA.
Nel 1976 le foto inviate dalla sonda Viking sollevarono grande scalpore, perché mostravano quella che sembrava una enorme faccia umana scolpita sul suolo: la prova dell'esistenza di una civiltà sconosciuta? Purtroppo le foto successive mostrarono che si trattava di una formazione naturale, una specie di collinetta appiattita e un po' sformata, che soltanto per il particolare orientamento delle ombre e la scarsa nitidezza delle foto erano sembrati un viso.
MISSIONI OGGI.
Attualmente è in viaggio verso Marte la sonda Phoenix Mars Lander, che deve scendere sulla superficie nel maggio del 2008. Il Phoenix è dotato di una complessa strumentazione con lo scopo di controllare la presenza di acqua e la possibilità di esistenza di forme di vita.
FUTURO.
L'ESA, Agenzia Spaziale Europea, alla quale partecipa l'Agenzia Spaziale Italiana, insieme alla NASA e ad agenzie di altri paesi sta progettando l'invio di una sonda che scenda su Marte e riporti sulla Terra campioni del suolo marziano; la missione potrebbe essere effettuata nel 2011. L'ESA ha anche iniziato il progetto Aurora, che ha lo scopo di esplorare il sistema solare cominciando proprio da Marte. La NASA conta di portare i primi astronauti su Marte intorno al 2020-2025.
COLONIZZAZIONE.
Alcuni ricercatori stanno progettando il modo di rendere il pianeta abitabile mediante la creazione di un'atmosfera, che causerebbe un aumento della temperatura permettendo la crescita di vegetali. Si tratta di progetti dal costo elevatissimo e per ora non se ne prevede l'attuazione.